Rispondo alla cortese sollecitazione di una lettrice del blog, con un piccolo articolo.
Tra i 40 e i 50 anni, ma talvolta anche prima, si assiste nella donna al processo conosciuto come climaterio: un fisiologico e progressivo calo nella produzione di ormoni sessuali da parte delle ovaie, che porta alla cessazione dell'attività endocrina e, con essa, alla scomparsa delle mestruazioni. Questo momento sancisce il passaggio ad un nuovo stato: la menopausa.
Questo passaggio è normalmente preceduto da un periodo più o meno lungo caratterizzato da una progressiva perdita della regolarità del ciclo, con la manifestazione di anomalie sia del ritmo (il ciclo alcune volte “anticipa”, altre, invece, ritarda), sia dell'entità del flusso.
Sia ben chiara una cosa: questa manifestazione è del tutto naturale ed è ben lungi dal dover essere considerata una malattia, tanto fisica quanto psicologica. Anche se, i disagi, investono sia la sfera fisica che quella psichica. La natura, fornisce numerosi prodotti che possono essere d'ausilio nell'affrontare questo delicato periodo di transizione.
Tali rimedi vengono, in genere, consigliati quando le manifestazioni, che molto spesso accompagnano il climaterio, e che sono dovuti alla carenza di estrogeni (palpitazioni, vampate, disturbi dell'umore ecc.), condizionano la qualità della vita.
Oltre ai citati fenomeni legati alle mutate funzionalità endocrine, un altro aspetto preoccupa, di solito, la donna che si approssima alla menopausa o che la sta attraversando: l’osteoporosi.
Molti fitoterapici con il loro contenuto in fitoestrogeni, sono in grado di dare sollievo a molti disturbi della menopausa (vampate, sbalzi d’umore, secchezza vaginale ecc.) e di svolgere un’efficace azione equilibratrice. Il trifoglio rosso (che contiene isoflavoni che hanno struttura chimica molto simile a quella degli estrogeni, come la genisteina, ladaidzeina e la gliciteina). La cimicifuga (che inibisce l’ormone luteinizzante LH, il cui aumento è implicato in molte manifestazioni sintomatiche della menopausa), la salvia, il luppolo, l’agnocasto, l’Angelica e la dioscorea.
La Naturopatìa può alleviare gli squilibri occorrenti in menopausa anche con l’opportuno utilizzo di oligoelementi. Con l’apporto cioè di quegli elementi minerali che, per le variate condizioni di funzionamento dell’apparato endocrino, subiscono scompensi.
Manganese - Cobalto - Zinco - Rame – Litio ed altri piccoli aiutanti possono validamente contribuire al riequilibrio agognato. Ovviamente, è vivamente sconsigliata la pratica del "fai da te". Bisogna sempre essere assistiti da persona, medico o naturopata, competente.
Per quanto attiene l’osteoporosi, è consigliabile ridurre drasticamente prodotti lattocaseari a favore di alimenti alcalinizzanti (quali frutta e verdura di stagione) che, per loro natura, forniscono apporti vitaminici utili alla fissazione del calcio. Ma questo è un argomento che intendo approfondire separatamente, data la sua necessaria, articolata trattazione.
Un ingrediente importantissimo dev’essere aggiunto a qualsivoglia forma di ausilio ci si appresti ad utilizzare. Questo è la gioia di vivere. La voglia di continuare a godere dei piaceri che, soprattutto per cultura, sono considerati appannaggio dell’eta pre-menopausa. Una sessualità, finalmente più serena e consapevole.
La menopausa è semplicemente una nuova fase della vita e, come tale dev’essere vissuta, con lo spirito di scoperta delle nuove opportunità che la vita e, la nostra natura, ci propongono perché ormai maturi per il compito.
Giuseppe Lepore
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