Denti devitalizzati e malattia
Riporto, quì di seguito, l'estratto da un interessantissimo articolo di Lorenzo Acerra, laureato in chimica industriale, attivista per quasi dieci anni nell'ambito delle intossicazioni da mercurio, relatore ai seminari della Società italiana di medicina funzionale (SIMF), è stato uno dei soci fondatori dell'Associazione per la difesa dalle otturazioni di mercurio (ADOM). Ha pubblicato vari libri di medicina naturale tra cui i best-seller Denti tossici e Magnesio (Macro Edizioni).
Dubbi sui denti devitalizzati
Che cos’è un dente devitalizzato? E’ una cancrena controllata!
Fino a 20 anni fa alla professione odontoiatrica piaceva pensare che
fosse una mummificazione del dente morto completamente riuscita, che non
provocasse il seppur minimo rilascio tossico nell’organismo.
Ma ora tre tipi di analisi cliniche hanno smentito ciò:
- Per prima cosa, tutti i denti devitalizzati risultano infetti da potenti batteri anaerobici, al cui confronto le tossine del tetano o del botulismo sembrano pargoletti innocui.
- Per seconda cosa, il prof. Boyd Haley ha misurato il rilascio cronico nell’organismo di basse dosi di tossine del metabolismo dei batteri presenti nei denti devitalizzati.
- Per terza cosa, il Prof. Jerry Bouquot ha dimostrato con l’analisi sonografica applicata alla mandibola (“Cavitat”) che il 100% dei denti devitalizzati accumula negli anni sull’osso adiacente livelli crescenti di metaboliti dell’infiammazione che portano ad osteonecrosi ed infezioni ossee gradualmente progressive (cavitazioni ossee).
L’unico successo di cui la devitalizzazione si può veramente
vantare è che, avendo ucciso il dente e avendo intossicato chimicamente
il dente e i tessuti circostanti, il tessuto non ha più la possibilità
di dare reazioni locali al micro-marciume e all’infiammazione cronica
che è lì e che da lì può iniziare ad invadere l’organismo.
Micro-marciume sull’osso adiacente che non si vede nell’ortopanoramica. Molte cose non si vedono nell’ortopanoramica. Nemmeno una degenerazione del nervo di un dente, devitalizzato o no, si vedono nell’ortopanoramica.
Ma il fenomeno di osteonecrosi cronica dell’osso adiacente al dente devitalizzato viene rilevato con TAC o sonografia ossea. Quest’ultima, chiamata “Cavitat”, ha dimostrato che il 100% dei siti con denti devitalizzati hanno questa osteonecrosi. Ergo, la presenza del dente devitalizzato sta creando degenerazione dell’osso, vascolite e metaboliti delle vascoliti e metaboliti della necrosi (come dimostrato tra gli altri autori dal prof. Jerry Bouquot e dal prof. Boyd Haley).
Perché c’è stato questo fallimento nella mummificazione del dente morto?
Un pezzo di carne morta marcisce dopo un
po’, diventa strano, lo stesso succede ai canali secondari di polpa che
il dentista non ha proprio visto quando andava a fare la
devitalizzazione.
Non li ha visti e quindi non li ha
rimossi perché è proprio una impossibilità stabilire un contatto visivo o
manuale con il delta di canalicoli secondari alla radice del dente
oppure con i canalicoli secondari che terminano nelle pareti del dente.
Questi canali secondari di polpa sono super soggetti alla putrefazione e si trasformano in materiale batterico anaerobico.
Un altro motivo per il quale c’è stato
questo fallimento nella mummificazione del dente morto è che quando la
devitalizzazione era stata fatta, si vedeva nella radiografia un
fenomeno di infezione che appariva sull’osso dove il dente si
appoggiava.
Il dentista che ha fatto la
devitalizzazione ha solo toccato con i suoi strumenti di sterilizzazione
le due o tre radici principali del dente. Ha ucciso il dente e
l’infezione è scomparsa? No. E’ l’infezione ACUTA che è scomparsa, ma
quella cronica, e il marciume e l’infiammazione che cresce come pelle
sul micro-marciume sono ancora nell’osso.
Micro-marciume sull’osso adiacente che non si vede nell’ortopanoramica. Molte cose non si vedono nell’ortopanoramica. Nemmeno una degenerazione del nervo di un dente, devitalizzato o no, si vedono nell’ortopanoramica.
Ma il fenomeno di osteonecrosi cronica dell’osso adiacente al dente devitalizzato viene rilevato con TAC o sonografia ossea. Quest’ultima, chiamata “Cavitat”, ha dimostrato che il 100% dei siti con denti devitalizzati hanno questa osteonecrosi. Ergo, la presenza del dente devitalizzato sta creando degenerazione dell’osso, vascolite e metaboliti delle vascoliti e metaboliti della necrosi (come dimostrato tra gli altri autori dal prof. Jerry Bouquot e dal prof. Boyd Haley).
Ora il dentista, quella schifezza
nell’osso, che ha colonizzato l’osso, non l’ha mai raggiunta, ha fatto
solo tre buchi perpendicolari nel dente e impedito chimicamente con
tossine che al dente mai venisse in mente di reagire a qualsiasi
disastro e marciume futuro.
L’osso adiacente ai denti devitalizzati viene colonizzato da micromarciume nel 100% dei casi!
L’organismo crea un bozzolo di contenimento contro questi denti devitalizzati.
In ogni caso, mantenere questo schermo
protettivo significa però che ogni giorno una percentuale consistente
delle capacità operative dell’organismo, per es. il 20%, devono essere
assegnate quasi automaticamente a tenere su questo bozzolo di
contenimento.
Ecco dunque il primo contributo alle
malattie e i piccoli disturbi: il sacrificio di una importante aliquota
della capacità operativa del sistema biologico. Quando uno poi si indebolisce un po’,
questo bozzolo può disintegrarsi e allora si può arrivare a
problematiche davvero eclatanti, tumori al seno o altre malattie
infiammatorie serie. Ovviamente laddove l’operatività del
sistema di regolazione non sarà ancora scesa sotto un valore soglia
minimo, non ci sarà alcuna apparente conseguenza, nessuna malattia
conclamata in nessun organo.
L’innesco della patologia causata dai
denti devitalizzati ha molto a che fare con il progressivo appannamento
nel tempo delle capacità di auto-regolazione dell’organismo. Ne parlò
Weston Price negli anni trenta e ne ha parlato ancora con dimostrazioni
molto precise George Meinig nel suo “Root canal Coverup” (1985).
Il dente devitalizzato richiede un
bozzolo di contenimento che tiene impegnate ogni giorno grosse aliquote
di capacità operativa, la RAM del sistema biologico, il sistema di
regolazione di base.
Se uno non sta bene ed è vittima di
malattie pesanti, significa automaticamente che il bozzolo di
contenimento non sarà buono abbastanza per contenere le tossine prodotte
nel dente dagli organismi anaerobici della putrefazione della polpa.
Da questo ragionamento segue la
conclusione, che ha dato molte soddisfazioni agli autori sopra
menzionati che si sono occupati della tossicità dei denti devitalizzati,
che nel caso di persone con un disturbi pesanti e incurabili non ci
sono praticamente dubbi che bisogna rimuovere il dente devitalizzato,
qualsiasi sia, perché dopo il suo allontanamento il sistema di
regolazione riprende miracolosamente a funzionare.
Numerosi autori cioè hanno dimostrato che i denti devitalizzati agiscono come la zavorra più grossa sul sistema di regolazione.
Grazie a Youtube sono disponibili anche
in italiano filmati che spiegano l’enorme effetto terapeutico della
rimozione dei denti devitalizzati in persone precedentemente affette da
patologie croniche degenerative di tutti i tipi.
Per es. qui:
- Termografia
- oppure qua: Testimonianza di guarigione 1
- e qua: Nuove testimonianze di guarigione – 7 casi
Nessuna controversia per chi e’ informato
Si materializzano insomma con questi
filmati le osservazioni e le convinzioni di numerosi direttori di
cliniche dove si curano malattie croniche degenerative e anche tumori.
Per esempio del Dr. Hal Huggins,
direttore tecnico di varie cliniche di medicina integrata contro le
malattie cronico-degenerative: “Parliamo di malattie irreversibili e
croniche, tipo sindrome di fatica cronica, poliartriti croniche,
rettocoliti, cancri.
La nostra osservazione è che non
si può risolvere nessuna di queste malattie croniche senza eliminare i
denti devitalizzati e individuare le eventuali osteonecrosi di aree
ossee sotto i denti.”
Il Dr. Rau, della clinica Paracelsus di Lustmühle: “Arrivano
alla clinica Paracelsus pazienti che erano già stati da ogni possibile
specialista senza trovare sollievo e noi stessi non otterremmo risultati
di rilievo senza andare a togliere i denti devitalizzati!“
Nel tempo le capacità di autoregolazione
dell’organismo diminuiscono e la somma di zavorre aumenta, fino ad un
valore soglia ad orologeria, invisibile, superato il quale, si entra nel
mistero di tutte le malattie croniche degenerative e cancri. E’ allora
che posizioniamo le testimonianze di guarigione, raccolte da Gammal nel
DVD “Rooted”, e di molti altri autori, guarigioni o miglioramenti
sostanziali di salute ottenuti con l’estrazione dei denti devitalizzati.
Il dottor Josef Issels, che nel corso di 40 anni ha
trattato 16.000 malati terminali di cancro in Germania con la terapia Gerson,
rifiutava di accettare il paziente se questi non andava prima dal
dentista di riferimento ad estrarre secondo protocollo tutti i denti
devitalizzati, in quanto riteneva che senza togliere i denti
devitalizzati egli era impossibilitato ad ottenere buoni risultati su
questi pazienti.
Il dottor Swilling, della Genesis Clinic
in Tijuana (Messico) segue la stessa pista: “Nella nostra ricerca
dell’origine della patologia cancerosa, i casi clinici da noi seguiti
hanno evidenziato che le tossine di certi molari devitalizzati trovano
la strada fino alla ghiandola mammaria. Dall’infezione locata nel dente
devitalizzato si origina un percorso infiammatorio che nutrirà lo
sviluppo di tumori al seno. Quando i denti devitalizzati coinvolti
vengono rimossi, ciò ripristina le condizioni di salute del meridiano di
agopuntura associato ad essi, e il tumore inizia a dissolversi o
diventa benigno”.
Il dottor John Diamond (del Triad
Medical Center, che collabora con il dentista Christopher Hussar,
entrambi a Reno Nevada): “Se monitoraste le pazienti con tumore al seno
che vi arrivano potreste scoprire anche voi come è capitato a noi che
tutte hanno il coinvolgimento di devitalizzazioni in denti legati
secondo la mappa dei meridiani all’area del seno coinvolta”.
Queste citazioni ci aiutano a tirare una
linea: da una parte ci sono i pazienti con malattie gravi e
apparentemente incurabili e in questi vale sempre la pena togliere
qualsiasi dente devitalizzato, e dall’altra ci sono persone in buona
salute, senza particolari disturbi, in cui gli effetti dei denti
devitalizzati sembrano essere completamente assenti.
Toglierli o non toglierli? Il dilemma.
Dunque gli individui in piena salute e senza sintomi non c’entrano niente con la questione dei denti devitalizzati?
Qui la risposta credo proprio che sia
no, non c’entrano niente, perché manca generalmente per loro una
motivazione a farsi estrarre un dente devitalizzato.
“Io sto bene”, dicono loro, “Quindi la situazione di cancrena controllata che causa malattie riguarda solo alcuni altri”.
Ma interessati lo sono, e per chiudere
il cerchio chiederanno: ditemi, per favore, quali denti devitalizzati
diventano così dannosi per la salute e dopo quanto tempo! Perché
evidentemente la percentuale di denti devitalizzati che creano questi
effetti sulla salute così disastrosi è alquanto bassa.
Si, perché il sistema di regolazione della maggioranza della popolazione ci metterà finanche molti decenni per crollare.
La prossima domanda che viene, sia da
quelli con disturbi pesanti che quelli prevalentemente in buona salute, è
se sia possibile avere un riscontro misurabile, un test scientifico,
che dia sostegno alla volontà del medico o del paziente quando vogliono
andare avanti su questa strada? Lo strumento di sonografia cosiddetto
‘Cavitat’ permette di riscontrare con grande precisione i fenomeni di
degenerazione dell’osso.
Il test costa circa € 220 e bisogna prenotare con due mesi in anticipo:
- http://www.draloisdengg.at/bilder/pdf/GZM/GuggenbichlerTAU.pdf
- o anche qui: http://www.maxillofacialcenter.com/NICOultrasound.html ).
Domanda:
Può un dente essere la causa di
un disturbo specifico? Cioè lo stesso dente quando è devitalizzato,
nelle condizioni in cui il sistema di regolazione crolla (cioè il
bozzolo inizia a rilasciare tossine nell’organismo), darà lo stesso tipo
di disturbo ad un gran numero di persone?
La risposta è si, se avete un problema
specifico ad un organo, al cuore, o una ciste ad un seno, o l’intestino o
al cervello, fortemente sospetti diventano subito i denti devitalizzati
situati sui rispettivi meridiani di agopuntura. Evidentemente le
decisioni sui denti devitalizzati situati su altri meridiani non
coinvolti vengono rimandate anche di un decennio, ma i denti
devitalizzati in relazione ad un organo in difficoltà vanno tolti
subito.
Ricapitolando, per capire perché
i denti devitalizzati hanno compromesso in modo così clamoroso la
salute di alcuni e non quella di altri, dobbiamo:
- Fare delle analisi (tipo il Cavitat, il test EAV, le analisi dei metaboliti fatte dal prof. Boyd Haley, disponibili al laboratorio Schiwara a Brema. )
- Pensare che ci sono equilibri tra sistema di regolazione e denti devitalizzati non compromessi e altri invece sì.
Una malattia cronica degenerativa o un
problema di salute serio non insorgono esattamente nel momento in cui
inizia una fase di esposizione cronica ad una certa tossicità sui
sistemi enzimatici del corpo, e anche i danni da sovraccarichi
metabolici relativi alla digestione difficoltose o gli insulti tossici
sulle funzioni del sistema immunitario hanno un tempo di latenza a volte
di 20-30 anni.
In altre parole una malattia cronica
degenerativa seria insorge quando sono state erose le capacità del
sistema di regolazione di arginare i sopra elencati stress biologici.
Vari autori hanno documentato che i
denti devitalizzati sono la zavorra più grossa sul sistema di
regolazione che impedisce alle malattie di insorgere.
Dunque c’è una perimetrazione difensiva
intorno ai denti devitalizzati, però stiamo parlando di un sacco di
energia tenuta in piazza per mantenere questo dente ogni giorno
sigillato dal resto dell’organismo. Quindi l’organismo non può usare
questa energia positiva per altre cose, per rigenerare bene le cellule,
etc. Inoltre, in alcuni casi questa perimetrazione crolla,
temporaneamente o parzialmente. Inoltre chi ha patologie pre-esistenti,
e’ particolarmente a rischio, e ovviamente non guarisce mai.
Le cliniche che curano i tumori, cioè Issels, il Dr Rau in Svizzera, Gerson, etc. si rifiutano di trattare pazienti che non tolgono i denti devitalizzati. Ovviamente non riuscirebbero a guarire senza l’alimentazione salutare, ma l’illusione
che questa possa sconfiggere anche la tossicità dell’amalgama o dei
denti devitalizzati la lasciano volentieri a qualcun altro.
Nessun commento:
Posta un commento