Le innate e straordinarie facoltà di guarigione della mente umana: parola di Bruce Lipton
Bruce Lipton - 17/07/2012
Effetto "Luna di Miele"
Cosa condividono le cellule del
nostro corpo con l'amore? Secondo Bruce Lipton, biologo cellulare per
formazione e autore di best seller internazionali quali La Biologia delle
Credenze, si tratta di una relazione perfetta, tanto che Lipton parla di
"Effetto Luna di Miele".
Chi di noi non si ricorda di essere
stato, almeno una volta nella vita, innamorato? Durante l'innamoramento -
sostiene Lipton - la nostra percezione del mondo si espande, i nostri occhi
colgono la realtà con meraviglia, stupore, gratitudine. La nostra attitudine
positiva non si riflette solo verso il partner: si tratta di un vero e proprio
innamoramento nei confronti della vita stessa e delle sue manifestazioni. Siamo
più disponibili nei confronti del prossimo e delle novità, facciamo più
facilmente amicizia, sperimentiamo nuovi cibi, nuove attività ricreative e non.
I nostri sensi sono maggiormente in allerta: sentiamo di più, condividiamo di
più e concediamo più tempo ai piaceri della vita.
Ora, la cosa sorprendente è che,
secondo Litpon, ognuna delle cellule del nostro corpo è un essere umano in
miniatura. Dentro di noi, cinquanta trilioni di cellule-essere umano lavorano
insieme per far funzionare il nostro cuore, i nostri polmoni e le milioni di
azioni necessarie affinché la vita possa pulsare. E quando ci sentiamo
innamorati, tutte le nostre cellule percepiscono questa vibrazione d'amore: una
gran bella notizia a pensarci bene!
Geni attivati e geni disattivati:
l'influenza dell'ambiente
Tutto comincia con la vita, che
viene definita da Lipton come "movimento". Le proteine, elemento
primario della vita, si uniscono in catena e si muovono in risposta ai segnali
che provengono dall'ambiente. Sulla superficie di ogni cellula, i recettori
delle proteine ricevono i segnali dall'ambiente mentre le proteine effettrici
trasformano i segnali in vibrazioni e le trasmettono al cervello che le
interpreta. Non ci vuole tanta immaginazione per capire che differenza passa
per le nostre cellule tra l'essere immarsi nelle gioie dell'innamoramento
piuttosto che in una vita di stress e continuo nervosismo.
Negli anni Ottanta, quando Lipton
scoprì che è la membrana cellulare ad essere il vero cervello della cellula, le
sue ricerche di frontiera suggerivano che i segnali propagatori delle emozioni
sono la principale causa nello sviluppo della malattia. Lipton fu il precursone
di una nuova branca della scienza, l'epigenetica, che studia il modo in cui
la chimica cellulare attiva e disattiva i nostri geni. Le ricerche in
questo campo hanno dimostrato come lo stress, l'alimentazione, le credenze, le
tossine e tanti altri fattori attivano in maniera differente la chimica cellulare,
che a sua volta regola l'espressione dei geni. Secondo Lipton questa nuova area
di studio dimostra come le influenze ambientali siano molto più potenti dei
geni nel causare le malattie. Egli riferisce che i più recenti studi sul cancro
evidenziano come i fattori genetici influenzano l'occorrenza della malattia
solo nel 10% dei casi. In altre parole, l'ambiente è responsabile delle
nostre malattie per il 90% dei casi.
Ancora più interessante è il fatto
che le correnti ricerche dimostrano come le nostre strutture proteiche siano
più pesantemente attivate da sengali non fisici piuttosto che da segnali
chimici. In altre parole, la nostra percezione del mondo ha sulla nostra
salute un'influenza molto più profonda e potente di qualsiasi medicina: la
scienza di frontiera ci sta dicendo che ognuno di noi possiede innate e
straordinarie capacità di autoguarigione.
Modificare le nostre risposte
emotive
L'eccitazione di Lipton quando alle
sue conferenze parla di queste rivoluzionarie scoperte è palpabile: Bruce si
rivolge al publico con grande strasporto raccontando quanto straordinario sia
il fatto che non siamo più vittime dei nostri geni, come per lungo tempo
abbiamo pensato. Quando ci pensiamo come vittime, automaticamente il nostro
margine di azione sulla realtà crolla a picco. Il lavoro da compiere ora è
quello di aiutare le persone a cambiare le proprie percezioni, in modo da
modificare il proprio stato d'animo e conseguentemente la propria chimica
corporea, generando per se stessi salute e guarigione.
Convincersi di essere sani
In pratica, come possiamo modificare
le nostre risposte emotive a ciò che ci accade, come riscrivere le nostre
credenze? La cellula è come un chip che contiene dati. Le nostre credenze sono
immagazzinate nella membrana cellulare e vengono costantemente trasmette al
cervello che le interpreta. La mente risponde a questi messaggi vibrazionali
creando uno stato di coerenza tra le credenze e la realtà: quando le cellule
trasmettono alla mente, la mente lavora diligentemente per creare la medesima
realtà chimica presente nel corpo. Se nelle nostre credenze e convinzioni ci
percepiamo come malati, il cervello coordina le cellule affinché questo
pensiero si realizzi. Al contrario se le cellule trasmettono un segnale di
salute e benessere, il cervello lavorerà perché questo accada.
Secondo Lipton ora c'è un grande lavoro da
compiere: quello di far capire alle persone che modificare i loro pensieri e le
loro credenze è molto facile e ci suggerisce di insegnare ai nostri bambini
prima dei sei anni che questo è possibile, che è facile e che, cambiando i
nostri pensieri, possiamo guarire i nostri corpi e vivere nella gioia, nella
vitalità e nell'amore.